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lunedì 18 giugno 2012

Resi fruibili "I COLORI DELLE EMOZIONI". Inaugurati gli spazi espositivi di Palazzo Pistilli in Campobasso con la Mostra "I Colori delle Emozioni. Il Collezionismo di Giuseppe Ottavio Eliseo e Michele Praitano per Campobasso e il Molise"


Il Quotidiano del Molise
del 17/06/201
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di Paolo Giordano




il dott. Michele Praitano
ed il soprintendente
 Daniele Ferrara
Immediatamente, dopo aver varcato l’ingresso di Palazzo Pistilli, si comprende quanto a volte poco basti per un evento… epocale! Già trent’anni fa (tanto indietro va la nostra memoria) il dott. Michele Praitano si crucciava di non trovare riscontri al desiderio di donare la sua pinacoteca, una vasta collezione arricchitasi ulteriormente negli ultimi decenni, che si voleva, però, restasse nel Capoluogo molisano. Con la nascita della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici ecco finalmente il giusto interlocutore! Pietra miliare, per realizzare il sogno di una Città della Cultura, è la mostra “I colori delle emozioni, il collezionismo di Eliseo e Praitano per Campobasso e per il Molise”, in cui sono esposti 55 capolavori tra quelli della donazione Praitano e quelli della “Eliseo”, proprietà dell’Amministrazione Provinciale, prezioso partner in quest’occasione. Il nuovo spazio museale sarà aperto tutti i giorni (tranne il sabato), domeniche incluse, grazie alla disponibilità ed allo spirito collaborativo del personale MiBAC. Non necessitano quindi Grandi, a volte Inutilizzati, Locali, ma bisogna voler veramente raggiungere traguardi concreti. E’ un museo d’ambiente che ricorda una casa borghese, classe sociale di cui esalta appunto la vocazione al collezionismo. Si è solo alla prima fase di un progetto che prevede l’ampliamento in locali sottostanti. Il percorso della Mostra è suddiviso in 4 macrosezioni contenenti una selezione delle raccolte dei due ricercatori. Si inizia evidenziando l’attenzione verso la pittura napoletana ed italiana a partire dal Barocco, quando Napoli era un laboratorio artistico di primaria importanza europea, fino al Contemporaneo: dalla scuola di Luca Giordano a Trivisonno, Scarano ed Annigoni.
Gli artisti italiani, e quindi molisani, furono attratti dal dinamismo culturale parigino e dal mercato d’oltralpe. Sulla Senna era possibile eseguire ricerche artistiche che, pur nella varietà delle interpretazioni, avevano come costante caratteristica l’immersione nella realtà. L’avvicinamento al vero, la raffigurazione di una Natura lontana dalle idealizzazioni del paesaggio classico, emerge dalle vedute, dalle nature morte, dalle scene di vita contadina e borghese esposte nelle sale di salita San Bartolomeo. In Francia il processo culminò con l’impressionismo (a Campobasso Ragione e Scoppetta), mentre per gli italiani si avviò una ricerca dell’identità individuale (affermazione della propria poetica) e collettiva (la formazione della coscienza unitaria nazionale del giovane Stato). Particolare l’esperienza in controtendenza di Charles Moulin che dalla Francia trovò ragione d’essere a Castelnuovo al Volturno. Il suo volto appare nella sezione “allo specchio”, tra ritratti ed autoritratti. Ritrattistica anche nelle restanti stanze, dove “i dipinti ci guardano” tra classicità e modernità. Natura e figure sono percepite e rappresentate nella loro assolutezza, base della classicità, oppure messe in discussione e stravolte dai Moderni, che sono nell’ultimo ambiente della Mostra.
Per tutto il mese di giugno 2012, indispensabile corollario, saranno organizzate coinvolgenti conferenze attraverso le quali ci si potrà ulteriormente “impossessare” dei tesori custoditi in Palazzo Pistilli. Gli appuntamenti si terranno alle ore 21 in piazzetta Iapoce, come naturale prosieguo della mostra “I Colori delle Emozioni”.



il dott. Praitano con la
dott.ssa Vittoria Di Cera del MiBAC

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